Pseudonimo di
Pieter Cornelis Mondriaan. Pittore olandese. Formatosi
all'Accademia di Amsterdam, iniziò a disegnare e poi a dipingere seguendo
la tradizionale cultura figurativa. Dopo aver soggiornato per un anno nel
Brabante (1904-05), la sua pittura si liberò dai modelli accademici
ispirandosi, tra gli altri, allo stile di Van Gogh. Realizzati un certo numero
di dipinti a tema comune (dune, alberi), conobbe a Domburg il pittore J. Toorop
e la sua pittura si fece più luminosa. Alcune opere di questo periodo, e
in particolare il trittico
Evolution (1910-11), testimoniano il suo
interesse per la religione e soprattutto per le dottrine teosofiche: dal 1909
divenne membro della società di teosofia olandese e amico intimo del
teosofo M.H.J. Schoenmaekers. Recatosi una prima volta a Parigi nel 1911-14,
ebbe modo di conoscere l'arte cubista, che lo persuase della necessità di
sperimentare nuove tecniche nella composizione dei suoi quadri. L'assimilazione
dell'esperienza cubista si tradusse nella decomposizione dell'oggetto fino a
giungere all'Astrattismo: l'artista iniziò a sostituire gli elementi
formali con tratti e segni disposti verticalmente e orizzontalmente sulla tela,
creando zone piatte di colore elementare. Tornato in Olanda (1914) si
dedicò a nuove composizioni a serie tematiche (albero, mare, facciate),
ma questa volta nel solco dell'arte astratta, e fondò insieme a Theo Van
Doesburg la rivista "De Stijl" (1914), attorno a cui si raccolsero i principali
esponenti del Neoplasticismo, movimento che teorizzava il superamento della
realtà emotiva individuale e l'individuazione di uno stile chiaro e
definito che delineasse la struttura ideale dello spazio. Di nuovo a Parigi nel
periodo 1919-34, realizzò una serie di
Composizioni in cui gli
elementi espressivi sono portati all'essenziale: punto, linea, piano, colori
puri, talvolta ridotti al solo bianco e nero, appaiono disposti secondo un
rigido rapporto geometrico che ne determina esattamente le interazioni
cromatiche. Sempre in questi anni pubblicò
Le
néo-plasticisme (1920), in cui espose compiutamente la sua teoria
influenzata dalle avanguardie europee, il Cubismo in particolare, non meno che
dagli scritti teosofici. Fece parte dei gruppi astrattisti Cercle et
Carré e Abstraction-création. Nel 1938 soggiornò a Londra e
due anni dopo, scoppiata la guerra, si stabilì a New York. Negli ultimi
anni della sua produzione l'artista abbandonò l'uso del nero,
accentuò gli elementi ritmici e luminosi delle composizioni pittoriche,
attuando così una svolta stilistica sul piano di una maggior animazione e
dinamismo. Fra le opere che meglio testimoniano l'evoluzione in tal senso del
suo stile ricordiamo:
Trafalgar Square (1939-43);
New York City I
(1941-42);
Broadway Boogie-Woogie (1942-43);
Victory Boogie-Woogie
(1943-44) (Amersfoort, Utrecht 1872 - New York 1944).